Bonucci resta, la Juventus prova a resistere
Massimiliano Allegri si racconta al programma di Sky Sport “Mister Condò”. Tra i vari passaggi molto significativi, quello relativo a Bonucci, che non si tocca. Almeno questo è il pensiero di Allegri che ricorda anche il litigio prima di Porto-Juve. “In quel momento particolare era giusto fare così. Ci sono momenti in cui è giusto chiudere un occhio e dei momenti in cui gli occhi vanno tenuti entrambi aperti. Lui aveva sbagliato, avevo sbagliato anche io, infatti mi sono autopunito. Ed era giusto che Leo stesse fuori. E’ stata una partita importante e decisiva. E se anche avessimo perso dopo avremmo avuto la forza per vincerne altre dieci. Contro il Porto abbiamo giocato bene, poi dopo due giorni Bonucci è rientrato perché è un giocatore importante. Un giocatore straordinario. E, soprattutto, deve capire che sarà il futuro leader dello spogliatoio della Juventus”.
C’è anche modo di ripensare alla finale di Cardiff contro il Real Madrid. “Il 2-1 e il 3-1 così ravvicinati ci hanno condizionato tanto. Dopo il primo gol di Ronaldo abbiamo subito pareggiato e abbiamo continuato a spingere. E’ una partita che ci servirà di lezione soprattutto nella gestione dei match. Le partite non si possono giocare tutte a cento all’ora, non potevamo pensare di fare il secondo tempo come il primo perché nel primo tempo avevamo spinto molto. E quindi bisogna avere più padronanza nel gioco e conoscere meglio i ritmi. Se potessi tornare indietro? Alla fine del primo tempo avrei fatto due o tre cambi, ma era impossibile farli perché quando si gioca una finale ci si prospetta i supplementari”.